La prevenzione è una “cura” da adottare…anzi è la prima “cura” da adottare
“Longe praestantius prevenire quam curare est” … sostenevano già gli antichi romani che “prevenire la malattia è meglio che curarla”. Questa massima vale anche, e soprattutto, in caso di infezioni urinarie. Prevenire non significa proibire o aderire a divieti, ma piuttosto scegliere stili di vita che ci fanno sentire bene. Non stiamo parlando inoltre di scelte complesse, ma di volgere a nostro beneficio le decisioni che prendiamo quotidianamente. Parlando della cistite e della sua prevenzione, le scelte quotidiane che si possono fare si rivelano semplici, poco invadenti e di facile applicazione.
Cistite acuta, recidivante e ricorrente
Le infezioni delle vie urinarie sono molto frequenti e vengono generalmente trattate con lunghe terapie antibiotiche che portano all’alterazione degli ambienti intestinali e vaginali e ad un aumento di fenomeni di resistenza batterica, favorendo l’instaurarsi delle infezioni ricorrenti. È quindi importante concentrarsi sulla prevenzione, adottando strategie comportamentali utili a diminuire l’incidenza di infezioni urinarie: idratazione, alimentazione corretta, igiene intima, e per tutti i soggetti predisposti o a maggior rischio, fornendo un supporto naturale all’organismo con una profilassi non-antibiotica. In caso di cistite acuta non complicata un’approccio nutraceutico è quanto suggerito dalle Linee Guida dell’Associazione Europea di Urologia:
- Prima opzione: eliminazione dei fattori di rischio e approccio con una terapia non antibiotica (nutraceutici a base di sostanze naturali che hanno dimostrato la loro efficacia: D-Mannosio, Cranberry o Mirtillo rosso, …)
- Seconda opzione: utilizzo della profilassi antibiotica da prendere in considerazione solo quando le prime due opzioni sono risultate inefficaci.
Applicare semplici accortezze comportamentali
Quali sono le semplici accortezze comportamentali che possono ridurre l’insorgenza delle infezioni urinarie? Ciò che spesso viene sottovalutato, ma di provata efficacia, è la normale igiene-sanitaria che da sola è in grado di ridurre il numero degli episodi infettivi e la loro ricorrenza.
Sono primordiali:
- un’accurata e quotidiana igiene perineale, utilizzando dei detergenti neutri, con movimenti che vanno dalla vagina l’ano e mai il contrario, per evitare la contaminazione.
- l’utilizzo di biancheria intima bianca e di cotone, evitando i pantaloni troppo aderenti. Se i tessuti non traspirano, viene facilitata la proliferazione dei stafilococchi cutanei che da “commensali” (cioè organismi normalmente presenti nel corpo umano) diventano patogeni.
- il cambio frequente (ogni 4-6 ore) degli assorbenti interni che vanno evitati di notte.
- la pulizia delle mani prima di cambiare l’assorbente interno, di inserire un diaframma o di usare una crema spermicida
- la riduzione dell’uso di lavande vaginali a non più di una alla settimana. Si è dimostrato che un utilizzo eccessivo di lavande interne determina un abbassamento dell’acidità naturale della vagina rendendo la via più facile ad eventuali batteri patogeni.
- l’assunzione di al meno 2-2,5 litri di liquidi al giorno per diluire eventuali agenti infettivi presenti anche in piccole quantità nelle vie urinarie e facilitare la loro eliminazione.
- una dieta sana e equilibrata in grado di evitare episodi di stipsi che aumentano il rischio di infezione delle vie urinarie per permeazione o per contaminazione esterna.
- l’uso di una profilassi non antibiotica sia come prevenzione quotidiana (in caso di cistite recidivante o ricorrente) sia come assunzione di attacco con una posologia maggiore in modo tempestivo appena si sentono i primi sintomi di cistite.
Curare i fattori aggravanti in tutte le situazioni
Nella stagione estiva:
Nelle donne la cistite può essere più frequente nella stagione estiva. Questo è dovuto al fatto che in estate si suda di più, quindi si perdono più liquidi, si utilizzano costumi di materiale sintetico che rimangono a lungo bagnati rendendo l’ambiente idoneo per la proliferazione di batteri. Inoltre è più frequente l’utilizzo di assorbenti interni ed anche eventualmente, l’attività sessuale, entrambi fattori scattenanti della cistite. E’ importante quindi, nella stagione estiva, adottare misure preventive:
- aumentare notevolmente l’apporto di liquidi, presenti anche nella frutta e nella verdura,
- regolarizzare la funzione intestinale con l’assunzione di fermenti lattici
- integrando la dieta quotidiana con una profilassi non antibiotica quotidiana che agisce impedendo ai batteri di aderire alle pareti vescicali e favorendo la loro eliminazione.
Durante il ciclo mestruale:
La sincronizzazione di disturbi alle vie urinari con le fasi del ciclo mestruale è tipica, poiché in talune fasi la mucosa delle vie urinarie, che è sotto netta influenza ormonale, è più suscettibile all’impianto dei batteri. Durante il ciclo mestruale è opportuno:
- intensificare l’igiene personale in modo da evitare la proliferazione batterica ed una eventuale risalita facilitata in questo periodo
- cambiare spesso (ogni 4-6 ore) gli assorbento interni ed esterni, evitando gli assorbenti interni durante la notte.
- evitare l’uso di deodoranti intimi troppo aggressivi che alterano il pH vaginale
- assumere a titolo preventivo una profilassi non antibiotica per 10 giorni, iniziando consiste nell’assunzione di un trattamento nutraceutico per circa 10 giorni circa al mese, iniziando 2 giorni prima delle mestruazioni, coprendo tutto il periodo mestruale (in media 5 giorni, adattandosi alla durata per ogni donna), e 3 giorni dopo le mestruazioni. In questo modo, si riesce a coprire il periodo di maggiore sensibilità delle vie urinarie alle infezioni.
Nella vita sessuale:
Durante i rapporti sessuali, i batteri possono facilmente avvicinarsi all’uretra e risalire verso la vescica. Per la prevenzione, la donna dovrebbe assicurarsi di:
- usare una adeguata lubrificazione (con gel intimi, creme o ovuli a base di estriolo, un estrogeno locale in grado di dare maggiore trofismo alle mucose urovaginali) per evitare la formazione di microlesioni sulle pareti vaginali in caso di secchezza vaginale (menopausa) o difficoltà alla penetrazione.
- evitare l’uso di prodotti chimici agressivi (deodoranti e lozioni vaginali, spermicidi …. ) che modificano l’equilibrio naturale della zona vaginale
- applicare un’accurata pulizia dopo il rapporto sessuale con acqua e sapone neutro
- urinare rapidamente dopo il rapporto sessuale per eliminare con il flusso urinario eventuali batteri che potrebbero avere infettato l’uretra
- assumere a titolo preventivo, come indicato dalle Linee Guida dell’Associazione Europea di Urologia, una profilassi non antibiotica subito dopo il rapporto sessuale (in analogia a quanto previsto per l’utilizzo con tale modalità degli antibiotici).
In menopausa:
Durante la menopausa la riduzione del livello di estrogeno, principale ormone femminile, induce cambiamenti fisici e strutturali a livello della vescica e della vagina che si indeboliscono e diventano più suscettibili allo sviluppo di infezioni. In particolare, la secchezza vaginale, l’atrofia vaginale, il prolasso vaginale o lo sviluppo di episodi di incontinenza sono disturbi importanti e fattori scatenanti quando si parla di infezioni delle vie urinarie. Per evitare l’insorgere di cistite, alla donna in menopausa viene consigliato di applicare tutte le accortezze comportamentali generali e le precauzioni particolari standard, sottolineando inoltre l’importanza – in quella fase in cui uno stile di vita più sedentario potrebbe essere adottato – di una dieta ricca di frutta, verdure e fibre, di un’idratazione giornaliera adeguata (2-2,5 l al giorno) e dello svolgimento di una attività “sportiva” regolare (anche solo camminare per 30 min ogni giorno) che allontanano il rischio di stipsi.
La soluzione nutraceutica alla cistite
Cistinyx compresse è un integratore alimentare coadiuvante nei trattamenti dei disturbi a carico delle vie urinarie (IVU – Infezioni Vie Urinarie – prevalentemente causate da Escherichia Coli e S. Aureus ma anche Gardnerella vaginalis, Prevotella, Peptostreptococcus e altri): candidosi, vulvodinia, uretrite, prostatite, batteriuria, vaginosi batterica e in particolare della cistite nelle sue diverse forme: cistite batterica, cistite post-coitale, cistite interstiziale, cistite ricorrente, cistite in peri-menopausa e post-menopausa, cistite da stipsi, cistite recidivante.
La composizione sinergica degli ingredienti che lo compongono permette di ottenere una ottimizzazione della sua efficacia per il benessere delle vie urinarie. La sinergia si sviluppa tramite l’azione combinata di N-Acetilcisteina, che favorisce il disgregamento del biofilm protettivo di cui si rivestono i batteri (E. Coli e S. Aureus ), del D-Mannosio e delle PAC del Mirtillo Rosso (proantocianidine) che si legano alle “adesine“ dei batteri impedendo che si attacchino ai tessuti e favorendone la fuoriuscita tramite lo svuotamento della vescica, all’azione antisettica dell’Uva Ursina e all’azione lenitiva della Malva.
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