Cistite e ciclo mestruale

Cistite e ciclo mestruale: come prevenire la recidiva

La sincronizzazione di disturbi alle vie urinari con le fasi del ciclo mestruale è tipica, poiché in talune fasi la mucosa delle vie urinarie, che è sotto netta influenza ormonale, è più suscettibile all’impianto di batteri patogeni.

Le fasi del ciclo mestruale

  • Periodo mestruale: seguire norme profilattiche

Durante la fase di mestruazione possono apparire fastidi legati ad un’ irritazione delle mucose vaginali e della zona vulvare che possono provenire dall’uso di assorbenti interni, dal contatto prolungato con l’assorbente esterno o da una non adeguata igiene intima. Allo scopo di evitare irritazioni e/o la proliferazione di batteri e scongiurare l’eventuale rischio di infezioni vaginali che possono portare ad infezioni urinarie (cistite), è bene applicare le seguenti norme profilattiche durante il periodo delle mestruazioni:

  • intensificare le misure igieniche durante le mestruazioni
  • per i lavaggi intimi bastano acqua tiepida e poco sapone neutro
  • evitare l’uso frequente di detergenti troppo aggressivi, di lavande vaginali, che alterano la barriera protettiva naturale (pH acido) contro lo sviluppo di germi patogeni
  • rinnovare spesso gli assorbenti interni (almeno ogni 6-8- ore) e utilizzare quelli esterni durante la notte
  • bere tanta acqua (2-2,5 litri al giorno)
  • curare l’alimentazione per evitare episodi di stipsi

In questa fase si può anche notare un aumento della frequenza minzionale (sintomo simile alla cistite): questo sintomo è dovuto sia a un aumento dei movimenti attivi della muscolatura liscia legata allo sfaldamento dello strato basale dell’utero che provoca un’irritazione della vescica, sia al rilascio dei liquidi accumulati (ritenzione idrica) durante la fase pre-mestruale sotto l’azione degli ormoni estrogeni. Questi sintomi sono presenti solo nei primi giorni del ciclo mestruale.

  • Fase post-mestruale: tregua da cistite

Durante la fase post-mestruale (che dura circa 8 giorni), il follicolo che contiene il nuovo ovulo da fecondare cresce e per assicurare il suo sviluppo, il livello degli ormoni estrogeni raggiunge un picco massimo. Questo alto livello di estrogeni garantisce la salute della zona intima (vagina e vulva) aumentando l’irrigazione sanguigna dei tessuti e stimolando la produzione di collagene (proteina che garantisce la tonicità dei tessuti). Tutti i tessuti del corpo, beneficiano di questo aumento della produzione di collagene, e anche la vescica che risulta più protetta da traumi ed eventuali infezioni. In pratica si abbassa il rischio di cistite.

  • Fase pre-mestruale: infiammazione e sintomi vescicali

Subito dopo l’ovulazione, aumenta il livello di progesterone (e di testosterone), responsabile di fastidi intestinali come gonfiore, nausea, colite, stitichezza o diarrea e di ritenzione idrica (par causa di un aumento degli estrogeni), i tipici sintomi del sindrome premestruale. La ritenzione idrica ha un doppio effetto: quello di ridurre i liquidi che arrivano in vescica concentrando le urine e riducendo l’azione di lavaggio ma anche quello di una diminuzione dei liquidi anche nelle feci rendendole molto più dure e accentuando o provocando stipsi. Durante la fase pre-mestruale, l’ovulo maturo è pronto per una eventuale fecondazione. In assenza di fecondazione, i livelli di estrogeni e progesterone si abbassano, inducendo i mastociti a rilasciare nell’utero sostanze infiammatorie che determinano il distacco “a stampo” dell’endometrio. E’ stato osservato che l’infiammazione scatenata dai mastociti non coinvolga solo l’apparato genitale, ma tutto l’organismo, con il conseguente aggravarsi anche dei sintomi vescicali – urgenza minzionale, dolore, bruciore, peso sovrapubico –  se la vescica è già interessata da uno stato infiammatorio cronico dovuto a cistite ricorrente passate (noto come “sindrome della vescica dolorosa”). Aumentano anche i sintomi dell’intestino irritabile e i sintomi depressivi e mal di testa (il calo dei livelli di progesterone e di estrogeni incide anche sull’attività dei neurotrasmettitori).

Il ciclo mestruale e cistite recidivanti

La concomitanza di infezioni urinarie recidivanti con l’arrivo del ciclo mestruale sono da combattere con una strategia integrata di terapia istantanee (cioè da fare al momento del bisogno) e di terapia di profilassi (cioè da fare a cicli in anticipo anche in assenza di sintomatologia) allo scopo di limitare e desensibilizzare i tessuti vescicali all’aggressione da parte dei germi responsabili delle infezioni urinarie. La profilassi standard consigliata per attuare una prevenzione di infezione urinaria, consiste nell’assunzione di un trattamento nutraceutico per circa 10 giorni circa al mese, iniziando 2 giorni prima delle mestruazioni, coprendo tutto il periodo mestruale (in media 5 giorni, adattandosi alla durata per ogni donna), e 3 giorni dopo le mestruazioni. In questo modo, si riesce a coprire il periodo di maggiore sensibilità delle vie urinarie alle infezioni batteriche.

La soluzione nutraceutica alla cistite

Cistinyx compresse è un integratore alimentare coadiuvante nei trattamenti dei disturbi a carico delle vie urinarie (IVU – Infezioni Vie Urinarie – prevalentemente causate da Escherichia Coli e S. Aureus ma anche Gardnerella vaginalis, Prevotella, Peptostreptococcus e altri): candidosi, vulvodinia, uretrite, prostatite, batteriuria, vaginosi batterica e in particolare della cistite nelle sue diverse forme: cistite batterica, cistite post-coitale, cistite interstiziale, cistite ricorrente, cistite in peri-menopausa e post-menopausa, cistite da stipsi, cistite recidivante.

La composizione sinergica degli ingredienti che lo compongono permette di ottenere una ottimizzazione della sua efficacia per il benessere delle vie urinarie. La sinergia si sviluppa tramite l’azione combinata di N-Acetilcisteina, che favorisce il disgregamento del biofilm protettivo di cui si rivestono i batteri (E. Coli e S. Aureus ), del D-Mannosio e delle PAC del Mirtillo Rosso (proantocianidine) che si legano alle “adesine“ dei batteri impedendo che si attacchino ai tessuti e favorendone la fuoriuscita tramite lo svuotamento della vescica, all’azione antisettica dell’Uva Ursina e all’azione lenitiva della Malva.

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